
CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2020 FIRENZE
La Toscana è una macchina da guerra che tutte le altre regioni dovrebbero imitare, un’organizzazione impeccabile che da grande rilievo ai prodotti.
Tra le varie denominazioni il Chianti Classico è quella che ha fatto i migliori progressi sia come immagine che come qualità generale.
La sensazione degustando è che il livello medio si sia molto alzato e non credo che sia solo merito delle ultime annate che sono state molto favorevoli.
I campioni di Chianti classico 2018, di cui molti ancora da botte, hanno confermato in pieno questa situazione, dove non solo le marche più conosciute hanno confermato gli alti standard, ma anche quelle meno note (almeno a me) hanno offerto ottimi vini.
La 2018 è generalmente più pronta e morbida della 2017 e credo non sarà meno longeva.
Gli assaggi di 2017 hanno beneficiato di una maggiore maturazione e smussato gli spigoli eccessivi dell’anno scorso.
La riserva 2017 ha le stesse caratteristiche, evidenziando in generale una nota balsamica molto diffusa e marcata e tanta giovinezza che nelle riserve 2016 è ampiamente addolcita.
Gran Selezione 2016 generalmente molto buona con alcune eccellenze.
Davide Lodovico Trebbi
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