
PRESENTAZIONE GUIDE 2020
Presentazione Guide 2020 ottobre 2019
Partiamo con una domanda: “Hanno ancora senso le guide cartacee nell’era del digitale?”
La mia personale risposta è “SI”.
Da appassionato ed esperto, mi trovo costantemente a sfogliare le guide, per avere conferma e verificare le recensioni di altri degustatori. Il confronto è sempre costruttivo ed ammetto che la carta ha su di me lo stesso fascino del tappo di sughero rispetto al sintetico.
Quando leggo un libro sento la necessità di “toccare” la carta, girare le pagine. Non avrei mai lo stesso piacere da un tablet.
Ma torniamo alle presentazioni delle guide, un’occasione unica per assaggiare il meglio del panorama enologico italiano. Abbiamo partecipato a quelle di: DoctorWine (Guida Essenziale), SlowWine e Vitae. Tre guide diverse, in tre luoghi diversi e con dinamiche diverse. L’unica cosa certa è che sono tutte imperdibili.
Con meno di € 50,00 ti danno la guida e la possibilità di degustare centinaia di vini, premiati e selezionati da loro, ognuna con qualche defezione, ma facendole tutte e tre, potete assaggiare e riassaggiare veramente tutti i migliori vini della produzione nazionale, con tante “chicche”.
Partiamo dalla prima (in ordine di data di presentazione), Guida Essenziale 2020 Doctor Wine, Milano Hotel Principe di Savoia, le salette dell’hotel, sono circoscritte ed affollate, Cernilli ed il suo staff, sono ottimi e competenti degustatori, spesso mi trovo in sintonia con le loro recensioni, ma non hanno ancora la forza dei numeri delle altre guide. A loro favore, la presenza di alcuni produttori che disertano le altre degustazioni, su tutti Romano Dal Forno con il suo Amarone Monte Lodoletta che da solo vale il viaggio.
SlowWine 2020, Montecatini Terme del Tettuccio, cornice splendida, spazi ampi in cui nonostante l’affollamento, non ti senti soffocare. Anche quest’anno, una “splendida giornata” (per citare Vasco) ci accoglie, sembra che SlowFood non abbia accordi solo con il Comune, ma anche con il Padre Eterno. Qui la filosofia è un po’ particolare e spesso premia più l’aspetto agronomico, rispetto a quello organolettico, che è quello che interessa a noi.
Vitae 2020 AIS, Roma centro congressi “La Nuvola” (Fuxas). La delusione per l’architettura del luogo è subito colmata dagli assaggi. Ci sono tutti i più blasonati produttori, la vastità di proposte, fa passare in secondo piano prodotti che normalmente, saresti disposto a metterti in fila per assaggiare.
Abbiamo assaggiato una media di 150 vini a degustazione e le nostre sensazioni si sono confermate. I vini italiani, hanno raggiunto livelli qualitativi spettacolari, con punte di eccellenza uniche e con prezzi “relativamente” contenuti rispetto al resto del mondo. Come sempre Piemonte e Toscana, la fanno da padrone anche se come già accennato il livello generale si sta alzando e le altre regioni si stanno allineando alla qualità.
Da segnalare Monfortino 2013 Conterno, elegante, fine ed allo stesso tempo potente e con una potenzialità di invecchiamento unica. Masseto 2016 Frescobaldi, esuberante e già pronto da bere adesso e per i prossimi 20 anni. Brunello Riserva Buccerchiale 2013 Casanova di Neri, una delle più belle bevute dell’anno. Barolo Villero 2012 Vietti, in prospettiva il migliore, ma da bere almeno tra 10 anni. Barbaresco Sorì San Lorenzo 2016 Gaja, incredibilmente pronto, con una finezza e facilità di beva che ti potrebbe far finire la bottiglia da solo prima del pasto.
Bottiglie eccezionali con (come spesso dico) un unico difetto, il prezzo. Destinate ai magnati di tutto il mondo. Proprio per questo, queste occasioni per assaggiare questi vini sono imperdibili e non possono essere disertate.
Giuseppe “Beppe” Zoli
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