
VINOE’ 2018 FISAR FIRENZE
Vinoè 2018 28 ottobre 2018 Firenze
L’organizzazione è ancora migliorata, tanto che per partecipare a tutti gli eventi di degustazione e show cooking servirebbero davvero i 3 giorni della manifestazione ma in una giornata sono riuscito a fare la stra grande maggioranza degli assaggi, ed anche un boccone del super piccione preparato dal cuoco del Podere Belvedere abbinato ad un calice di pinot nero Franz Haas.
Il bello di queste manifestazioni apparentemente sottotono rispetto a quelle delle anteprime delle guide nazionali, è che puoi provare cantine che sono meno conosciute ma spesso non meno buone. 114 stand e circa 600 vini sono un campionario importante. Sabato non c’era Le Piane che di solito fa il miglior Boca possibile ed il Fiorduva di Cuomo è finito subito ma il Ravello riserva ha subito cancellato la delusione, davvero eccellente.
Le cantine piemontesi erano per il mio gusto un po’ sottotono rispetto ad altre annate.
Ho molto gradito il Falerno del Massico rosso 2013 di Villa Matilde che non ha fatto rimpiangere l’assenza del Camarato, loro vino top.
L’Igt Sangiovese di Vitigliano della Vignamaggio, ha un ventaglio aromatico eccezionale Una grande cantina come Piccini, ha presentato un ottimo Brunello Villa di Cortile 2013 ed un altrettanto attraente Chianti Gran Selezione 2015.
Tenuta la Novella ha un ottimo Chianti riserva 2012, Tenuta di Morzano va assaggiata solo alla cieca perché costa troppo poco per l’eccellente qualità, Chianti riserva 2011 e 2007 buonissimi e Vinsanto 2002 meraviglioso.
Il Colorino 2015 di Fattoria di Piazzano è davvero buono, il Raddese di Vignavecchia 2013 è un gran prodotto Camporignano Cerronero 2015 è un Merlot in purezza che soddisfa qualunque palato, pronto ora e tra 20 anni.
Contucci è sicuramente il miglior Nobile della manifestazione.
La lista dei tanti toscani buoni potrebbe continuare ma segnalo ancora Albamarina di Salerno che ha una produzione ottima in tutti i suoi prodotti ed importa uno champagne di piacevole beva.
Capichera ha portato quasi tutta la sua produzione quindi sosta era obbligata e gratificante.
Davide Lodovico Trebbi
Commenti recenti